Gli otto rischi di Protezione Civile

Cosa si intende con “Rischio”

Conoscere quali sono i rischi del nostro territorio è il primo passo per imparare ad affrontarli. Ma sappiamo veramente cosa sia un rischio? Spesso usiamo le parole “rischio” o “pericolo” pensando che siano sinonimi, quando invece nascondono concetti legati ma diversi tra loro.

Mentre il rischio, in termini di protezione civile, rappresenta la possibilità che un fenomeno naturale o indotto dall’uomo possa causare effetti dannosi su popolazione, insediamenti e infrastrutture, in una particolare area e in un determinato periodo di tempo, il pericolo è invece rappresentato dall’evento calamitoso in sé.

Per intenderci, la pericolosità è l’agente di causa. Mentre il rischio è rappresentato dalle sue possibili conseguenze, cioè dal danno che ci si può attendere, dunque, l’effetto.

Il rischio si può stimare e per valutarlo concretamente non è sufficiente conoscere il pericolo, ma occorre anche considerare attentamente il valore esposto, cioè i beni presenti sul territorio che possono essere coinvolti da un evento, e la loro vulnerabilità.

Il rischio è dunque traducibile nella formula: R = P x V x E, dove:

P = è la Pericolosità: ovvero la probabilità che un fenomeno di una determinata intensità si verifichi in un certo periodo di tempo, in una data area.

V =è la Vulnerabilità: la vulnerabilità di un elemento (persone, edifici, infrastrutture, attività economiche) è la propensione a subire danneggiamenti in conseguenza delle sollecitazioni indotte da un evento di una certa intensità.

E = è l’Esposizione o Valore esposto: è il numero di unità (o “valore”) di ognuno degli elementi a rischio presenti in una data area, come le vite umane o gli insediamenti.

Cosa significa fare prevenzione del rischio

La prevenzione del rischio è rappresentata dal complesso delle attività, strutturali e non strutturali, mirate ad annullare o a ridurre i possibili danni che un evento calamitoso potrebbe comportare.

Sono esempi di attività di prevenzione strutturale le opere di messa in sicurezza del territorio, il consolidamento del patrimonio edilizio, il concorso nella costruzione di programmi di intervento per la mitigazione dei rischi.

La prevenzione non strutturale comprende, invece, le attività di allertamento del Servizio Nazionale, la pianificazione di protezione civile, la formazione dei tecnici, dei soccorritori e dei volontari di protezione civile, la promozione e l’organizzazione di esercitazioni a ogni livello territoriale, e per ultimo e fondamentale, l’informazione alla popolazione, la diffusione della conoscenza dei rischi e della cultura di protezione civile.

La campagna nazionale IO NON RISCHIO, ad esempio, promossa dal Dipartimento della protezione civile, rappresenta un importante strumento di prevenzione diffuso in tutto in tutto il Paese. La prevenzione è dunque un fattore fondamentale dei processi di “mitigazione del rischio”.

Rischio sismico

Possiamo definire il rischio sismico come la probabilità che si verifichi o venga superato un certo livello di danno o di perdite in termini economico-sociali in un determinato intervallo di tempo ed in una data area, a causa di un sisma.

Rischio vulcanico

Possiamo definire il rischio vulcanico come la probabilità che si verifichi un’eruzione che produca danno e perdite in termini economico-sociali in un determinato intervallo di tempo ed in una data area.

Rischio incendio

Il rischio incendi rappresenta la probabilità che un incendio si sviluppi e che produca un certo livello di danno in determinato luogo e periodo di tempo.

Rischio ondate di calore

Il rischio da ondate di calore consiste nella possibilità che si registrino temperature molto elevate per più giorni consecutivi, spesso associate a tassi elevati di umidità, forte irraggiamento solare e assenza di ventilazione, e che questo contesto meteorologico possa causare danni per la salute della popolazione.

Rischio idrogeologico

Il rischio alluvione rientra nel rischio idrogeologico e si riferisce alla potenziale minaccia costituita dall’esondazione di corpi idrici. Questi eventi possono avere conseguenze gravi, rappresentando un pericolo significativo per la vita umana e per l’integrità ecologica delle zone interessate.

Rischio industriale

Il Rischio industriale è rappresentato dalla possibilità che avvenga un incidente nel contesto di stabilimenti industriali, che utilizzano sostanze chimiche per le loro attività produttive, provocando danni alla popolazione e l’ambiente circostante.

Rischio sanitario

Il rischio sanitario è spesso conseguente ad altri rischi o calamità e per questo a volte definito come un rischio di secondo grado. Emerge in quegli scenari in cui si creano situazioni critiche che possono incidere sulla salute umana.

Rischio maremoto

Il rischio maremoto, detto anche “tsunami”, è rappresentato dalla probabilità che si generino delle onde anomale che producano danno in un determinato intervallo di tempo ed in una data area.